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L’idea di un progetto pluriennale nasce dalla consapevolezza di dover rendere permanente l’azione di sensibilizzazione nei confronti dei rifugiati e far comprendere come la presenza dei migranti all’interno di una comunità possa divenire una grande opportunità di crescita per tutti in un contesto sempre più multi culturale dove conoscenza e condivisione sono gli strumenti utili per sconfiggere la paura del diverso. La scelta di attivare il progetto Videomigrazioni deriva dalla consapevolezza che la visione di un prodotto visuale, sia esso un film, un documentario, un reportage fotografico, innesca un meccanismo di riflessione poiché stimola l’empatia mettendoci in contato con realtà umane che le immagini rendono oggettive anche se lontane e supera posizione ideologiche astratte. La prima sperimentazione risale al novembre 2012 quando presso l’Università della Basilicata si sono susseguiti due giorni di film, musica ed incontri con i migranti e la cittadinanza; da allora la Fondazione ha ospitato documentaristi e reporter in cineforum, mostre e seminari sia rivolti al mondo scolastico che aperti al pubblico più ampio. Nel corso degli anni abbiamo fatto conoscere, tra gli altri, i lavori di: Francesco Castellani, Valerio Cataldi, Raffaella Cosentino, Antonello Faretta, Matteo Garrone, Stefano Liberti, Francesco Malavolta, Antonio Martino, Paolo Martino, Mustafa Kia, Fred Kuwornu, Aldo Pavan, Chiara Sambuchi, Andrea Segre e Riccardo Tappo.
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