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Cosa Facciamo

1457
Rifugiati accolti dal 2012
31
Paesi di provenienza
116
tirocini di inserimento lavorativo per i rifugiati
14080
studenti coinvolti nella campagna scuole

COSA FACCIAMO
1457  - Rifugiati accolti dal 2012
31 - Paesi di provenienza
116 - tirocini di inserimento lavorativo per i rifugiati
14080 - studenti coinvolti nella campagna scuole

Diritti umani e rifugiati

82,4 milioni di persone nel mondo, di cui 26,4 milioni sono rifugiati e circa la metà sono minorenni, sono state costrette a fuggire per guerre, violenze e persecuzioni secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il 73% di chi fugge rimane vicino al suo Paese di origine e solo il 14% è ospitata nei Paesi sviluppati. Tuttavia nel 2020 le nuove domande d’asilo sono diminuite di un terzo rispetto allo stesso periodo del 2019. Al culmine della prima ondata della pandemia, in aprile, 168 paesi hanno chiuso completamente o parzialmente le loro frontiere; 90 paesi non hanno fatto eccezioni per le persone in cerca di asilo mentre 111 Paesi hanno trovato soluzioni per garantire il diritto d’asilo adottando misure per contenere la diffusione del virus. La Fondazione ha sempre continuato durante la pandemia ad accogliere, tutelare ed integrare i rifugiati.

Disuguaglianze

I patrimoni dei primi 1.000 miliardari sono tornati allo stato pre-pandemia in soli 9 mesi, mentre per i più poveri del mondo la ripresa potrebbe richiedere decenni. L'aumento della ricchezza dei 10 più ricchi miliardari dall'inizio della crisi sarebbe più che sufficiente per evitare a chiunque sul pianeta di cadere in povertà per il covid-19 e permetterebbe di pagare un vaccino contro il covid-19 per tutti secondo un rapporto Oxfam del 2021. Bisogna agire per cambiare questo sistema che genera una insostenibile concentrazione di risorse per evitare che possano nascere devastanti conflitti. Per questo la Fondazione collabora con il Premio Nobel per la Pace Professor Muhammad Yunus per diffondere il modello del social business.

Cambiamenti climatici

Nel 2021, uno dei tre anni più caldi mai registrati secondo l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, sono avvenute oltre 40 milioni di nuove migrazioni interne in 149 paesi e territori e che, più di 30 milioni di queste sono dipese da eventi meteorologici estremi come uragani, alluvioni e incendi come rilevato dal Norwegian refugee council. Nei prossimi decenni i cambiamenti climatici diventeranno sempre piu il principale fattore che determinerà la necessità di migrare. Per questo la Fondazione ha adottato gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile definiti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite realizzando progetti ecocompatibili come quello dell’Abitazione per la Pace o come Gli alberi per la Pace. Finora abbiamo piantato 607 alberi che assorbono 128K di CO2 e prevediamo di piantare altri 5.000 alberi entro il 2025.

Diritti umani e rifugiati

82,4 milioni di persone nel mondo, di cui 26,4 milioni sono rifugiati e circa la metà sono minorenni, sono state costrette a fuggire per guerre, violenze e persecuzioni secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il 73% di chi fugge rimane vicino al suo Paese di origine e solo il 14% è ospitata nei Paesi sviluppati. Tuttavia nel 2020 le nuove domande d’asilo sono diminuite di un terzo rispetto allo stesso periodo del 2019. Al culmine della prima ondata della pandemia, in aprile, 168 paesi hanno chiuso completamente o parzialmente le loro frontiere; 90 paesi non hanno fatto eccezioni per le persone in cerca di asilo mentre 111 Paesi hanno trovato soluzioni per garantire pienamente o parzialmente il diritto d’asilo adottando misure per contenere la diffusione del virus. La Fondazione ha sempre continuato durante la pandemia ad accogliere, tutelare ed integrare i rifugiati.

Lotta alle disuguaglianze

I patrimoni dei primi 1.000 miliardari sono tornati allo stato pre-pandemia in soli 9 mesi, mentre per ili più poveri del mondo la ripresa potrebbe richiedere decenni. L'aumento della ricchezza dei 10 più ricchi miliardari dall'inizio della crisi sarebbe più che sufficiente per evitare a chiunque sul pianeta di cadere in povertà per il covid-19 e permetterebbe di pagare un vaccino contro il covid-19 per tutti secondo un rapporto Oxfam del 2021. Bisogna agire per cambiare questo sistema che genera una insostenibile concentrazione di risorse per evitare che possano nascere devastanti conflitti. Per questo la Fondazione collabora con il Premio Nobel per la Pace Professor Muhammad Yunus per diffondere il modello del social business.

Contro i cambiamenti climatici

Nel 2021, uno dei tre anni più caldi mai registrati secondo l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, sono avvenute oltre 40 milioni di nuove migrazioni interne in 149 paesi e territori e che, più di 30 milioni di queste sono dipese da eventi meteorologici estremi come uragani, alluvioni e incendi come rilevato dal Norwegian refugee council. Nei prossimi decenni i cambiamenti climatici diventeranno sempre piu il principale fattore che determinerà la necessità di migrare. Per questo la Fondazione ha adottato gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile definiti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite realizzando progetti ecocompatibili come quello dell’Abitazione per la Pace o come Gli alberi per la Pace. Abbiamo piantato fino ad oggi 607 alberi che assorbono 128K CO2 ed abbiamo in programma di piantumare altri 5000 alberi entro il 2025. 

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